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CampiEstivi.eu: Chi Siamo CHIEDI ALL'ESPERTO | Intervista con la Prof.ssa Luciana Albertini, l'esperta di CampiEstivi.eu

Campi Estivi per Bambini e Ragazzi “Pensiamo agli animali. La madre segue e nutre i piccoli, insegna loro a procurarsi il cibo e a difendersi dai predatori, ma quando arriva il momento in cui i piccoli incontreranno il pericolo, lei lascia che lo affrontino da soli”.

Così si esprime, in merito alle vacanze in solitaria dei ragazzi, la Prof.ssa Luciana Albertini, ex Docente di Materie Letterarie presso l'ITIS Pininfarina di Moncalieri (To), Responsabile per vari anni dell'Orientamento Scolastico dell' Istituto e Animatrice giovanile presso vari Centri Estivi Marini, con cui CampiEstivi.eu collabora per vari Progetti Educativi inerenti il mondo giovanile.

D. Lei sostiene l’importanza di fare esperienze lontano dai genitori?
R.
Certo, sicuramente le difficoltà non mancherano, ma i vantaggi saranno superiori: libertà, nuovi amici, educatori simpatici, permetteranno al figlio di staccarsi dall’amore esclusivo dei genitori e di avviarsi gradualmente all’indipendenza.

D. Vuole essere più precisa?
R.
Penso a un contesto educativo dove stare in gruppo, fare squadra sia la risposta naturale dei bambini al bisogno di stare insieme, ciascuno ha la possibilità di essere protagonista, rispettando gli altri, può instaurare rapporti con bambini di età diverse, condividere modelli culturali differenti.

D. Tutto ciò è condivisibile, ma per i più piccoli?
R.
Anche per i bimbi piccoli l’esperienza di una vacanza da soli, senza genitori o nonni, è un’esperienza molto positiva, di crescita, non solo perchè nei campi estivi si impara, si gioca, si sviluppa la creatività, si studiano le lingue, si impara a conoscere e rispettare la natura, ma anche perchè i piccoli vengono aiutati ad affrontare la vita di gruppo, a socializzare e a sapersi adattare, a condividere spazi e regole.

D. Si parla allora di autonomia?
R.
Certamente. Se si promuove l’autostima e l’intraprendenza, se si incentivano le attitudini, i bimbi/ragazzi diventano gli artefici dell’esperienza vissuta. Così rinforzano l’autostima ed è come se dicessero: “Riesco a fare ciò che mi propongo!”

D. Professoressa, lei ha citato tra i vantaggi dei Campi Estivi la liberà. Vuole approfondire?
R.
E’ ovvio che se i ragazzi sono in vacanza da soli sono più liberi, ma devono imparare a sfruttare questo diritto. Per esempio quali attività fare, quali giochi scegliere, quando riposare. Devono occuparsi di cose che di solito fanno i genitori: ricordarsi l’occorrente per uno sport, mettersi la crema protettiva, ecc

D. Allora gli educatori non devono essere solo “simpatici”..
R.
Certo che non basta la simpatia! Passando molto tempo in un contesto ludico, differente dalla scuola, gli animatori/educatori devono promuovere un clima di rispetto e di messa in gioco delle capacità del singolo, devono favorire la reciproca accettazione, devono promuovere comportamenti responsabili verso l’ambiente, in uno spazio delimitato da precise regole.

D. Tutto questo dovrebbe però essere già fatto a scuola..
R.
Durante l’anno queste esperienze sono diluite e frammentate: in estate si concentrano in un periodo ristretto e sono più efficaci. I bambini quindi, costantemente seguiti e stimolati dagli animatori nelle varie attività, imparano che possono farcela anche senza gli adulti, e questo li rassicura, li gratifica.

D. A quale età iniziare a fare vacanze da soli?
R.
Ritengo che 5 anni sia già un’età in cui è possibile far fare ai piccoli una breve esperienza in compagnia lontano dai genitori. Basta scegliere insieme un campo non troppo lontano da casa, perchè i più piccoli possano eventualmente rientrare, senza forzarli, e dove siano impegnati per la maggior parte della giornata, sperimentando, manipolando, grazie a libere attività all’aria aperta.

D. Quale tipologia di Campi Estivi privilegiare?
R.
Dipende dall’età e dagli interessi. A livello nazionale ci sono le grandi Associazioni Ambientali (LIPU, WWF, Legambiente). Squadre Sportive propongono Campi Estivi di allenamento. Si può inoltre imparare ad andare a vela/cavallo o sviluppare ulteriormente la conoscenza di lingue straniere con Campi Estivi specifici in Inglese, ecc.

D. In conclusione, Professoressa, persino in un Paese di genitori-chioccia come l’Italia, i ragazzi che fanno esperienza di vacanze da soli sono molti..
R.
Sono un mondo! 1 milione e 400 mila, come ci dice l’Osservatorio di Children’s Tour, il Salone delle Vacanze 0-14 tenutosi a Modena nel marzo scorso. Ricordiamoci che un bimbo diventa grande quando impara a fare cose che non fa in famiglia. Ed è questa fatica che lo fa crescere!
Collabora con CampiEstivi.eu CHIEDI ALL'ESPERTO! | Per dubbi, domande o consigli: Luciana.Albertini@CampiEstivi.eu
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